domenica 5 dicembre 2010

La chiusura della Cucirini Cantoni Coats (CCC)

Se questa azienda non avesse chiuso i battenti pochi anni fa, ridotta ad un esiguo
di venti operai, la mia città sarebbe stata più florida economicamente.
Oltre ai dipendenti fissi, c’ erano anche altre attività esterne che tranquillamente
Di padre in figlio, beneficiavano degli stipendi degli operai, barbieri, alimentari,
forni, biciclettai, piccole trattorie a conduzione familiare. La comunità lucchese è stata ferita con una gravità senza precedenti. La cantoni, la nostra piccola Fiat locale, ha costruito l’economia della nostra città. Anche il movimento sindacale lucchese è sorto e si è sviluppato in torno a questa realtà.
Nel 1878, Carlo Niemack, attivò uno opificio per la lavorazione di tessuti serici e di lana con la torcitura per la produzione di filati di cotone.Nel 1886, Niemack acquistò uno stabilimento a S. Marco, località Acquacalda, lungo il condotto pubblico che utilizzò come forza motrice.Prima del 1900 la Ditta Niemack si fuse con il cotonificio Cantoni dando vita alla "Fabbrica Italiana Filati Cucirini F.I.F.C."Nel 1904, ai Niemack e ai Cantoni, si unirono i Coats, scozzesi, che entrarono in società come azionisti di maggioranza e formarono la "Cucirini Cantoni Coats (CCC)" e lo stabilimento, rinnovato, fu inaugurato nel 1907.Agli inizi del XX secolo, considerando anche le imprese tessili minori che sorsero intorno alla Cucirini Cantoni Coats, lavoravano nelle industrie tessili circa 4000 dipendenti. Nel Comune di Lucca, nel settore industriale complessivamente considerato, sempre agli inizi del secolo scorso, lavoravano 6000 operai, pari al 44% dei 13.540 occupati nell'intera Provincia.

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