mercoledì 8 dicembre 2010

Aborto: eterna tragedia e nuovo referendum

Si è tenuta con successo la prima conferenza




di Paolo Deotto


Domenica 5 dicembre, a Brescia, nella sala concessa gentilmente dalla Compagnia delle Figlie di Sant'Angela Merici, si è tenuta la prima conferenza sul tema: “Aborto: eterna tragedia e nuovo referendum”.

Con questa conferenza abbiamo iniziato la presentazione “pubblica” del progetto perseguito dal comitato no194, e sostenuto da Riscossa Cristiana.

L’avvocato Pietro Guerini, che i nostri lettori già conoscono per gli articoli che mensilmente pubblica su Riscossa Cristiana ha esposto con grande chiarezza le ragioni che rendono la via del referendum popolare come l’unica praticabile per poter finalmente porre fine a un olocausto di cui nessuno parla: oltre cinque milioni di bambini sono già stati assassinati da quando la Legge 194 ha reso legittimo l’aborto. Inoltre si è soffermato sulle menzogne a suo tempo propalate per spingere l’opinione pubblica verso l’accettazione dell’aborto. Prima fra queste menzogne, il fatto che la legislazione servisse a fermare la piaga dell’aborto clandestino, mentre i dati diffusi dal ministero della Salute ci mostrano come gli aborti abbiano avuto un notevolissimo incremento dal momento in cui se ne è dichiarata la “legittimità”.

Non è qui il luogo per riportarvi tutto l’intervento dell’avvocato Guerini, le cui argomentazioni sono del resto ben note ai lettori di Riscossa Cristiana. A lui, e al comitato no194, di cui Guerini stesso è portavoce nazionale, va l’eccezionale merito di aver nuovamente posto, con decisione e coraggio, il problema di questa strage dimenticata, di questa apatia che in materia di aborto ha contagiato politici, comuni cittadini, e spesso (duole dirlo) anche ecclesiastici, che si sono comodamente adagiati nella ricerca di una “buona applicazione” della legge 194.

Ma come può applicarsi bene una norma radicalmente iniqua? Peraltro la mancanza di iniziative da parte del mondo politico, l’incertezza sugli orientamenti dei vari gruppi (i cui leader si nascondono troppo spesso dietro il comodo scudo della “libertà di coscienza”) rendono inevitabile la strada del referendum popolare.

Nel mio intervento mi sono limitato a sottolineare come una legge iniqua porti a un imbarbarimento della Società, la cui coscienza viene appannata, anche perché è estremamente comune che, a poco a poco, ciò che è legittimo (cioè consentito dalla legge) venga considerato anche “giusto”. E il problema si allarga viepiù, fino a giungere a prospettive davvero cupe per la stessa esistenza della Società civile e ordinata, perché se lo Stato consente l’atto ingiusto radicalmente (nella fattispecie, l’uccisione del bimbo; ma domani si porrà il problema dell’eutanasia), entra in contraddizione con la sua stessa ragion d’essere, che va individuata nella garanzia per i cittadini di poter essere tutelati nel godimento dei diritti naturali. E senza dubbio il primo dritto naturale è quello alla vita. Insomma, la legislazione abortista è il primo colpo di piccone per la dissoluzione della Società.

Da parte del pubblico le domande sono state numerose, pertinenti, e decisamente l’interesse è stato elevato. Possiamo quindi parlare di “successo”? Per questa prima conferenza, senza dubbio. Ma sappiamo comunque di esserci incamminati su una strada che sarà lunga, irta di ostacoli e di incomprensioni. Ci guida la certezza di essere sulla strada giusta, sulla strada per combattere l’aborto, da sempre definito dalla Chiesa “crimine abominevole”.

Dopo le festività natalizie, ormai alle porte, si terranno altre conferenze in altre città, e come sempre ve ne daremo tempestivamente avviso.
Riscossa Cristiana darà sempre spazio alle iniziative a difesa della Vita. Al comitato no194, e all’avvocato Pietro Guerini, va riconosciuto il grande merito di aver riaperto un discorso che sembrava chiuso e accettato dalla pigrizia morale di tanti, pur pro-life, e dalla iattanza dei dispensatori di morte, uniti dal grido conservatore e cupo “La 194 non si tocca”. Traduzione: vogliamo difendere il nostro diritto all’assassinio.

Vi invito a continuare a seguire gli articoli che l’avvocato Guerini continuerà a pubblicare su Riscossa Cristiana e, qualora non lo abbiate ancora fatto, a leggere quanto è già stato pubblicato dal dicembre dello scorso anno, ogni mese. Potrete constatare come la battaglia sia tutta da combattere: basta non avere paura, confidare nello Spirito, e rendersi conto che l’opinione pubblica, spesso ben più matura dei politici che vorrebbero rappresentarla, è sempre più cosciente del fatto che un aborto, comunque lo si voglia “giustificare”, è e sempre sarà la soppressione di un innocente.

Fonte: http://riscossacristianaaggiornamentinews.blogspot.com/2010/12/aborto-eterna-tragedia-e-nuovo.html

Nessun commento:

Posta un commento