domenica 27 novembre 2011

La morte dei distretti tessili

Il made in Cina ci ha massacrati. Era meglio prima quando i prodotti erano quasi tutti Made in Italy e non made in Cina, così da massacrare la nostra economia. La colpa è anche di una mancanza di visione e prospettive future dell'imprenditoria Italiana, a Prato una voglia di fare rapido profitto ha regalato le armi ed i mezzi all'imprenditoria cinese così da prendere il potere sul mercato, di fronte ad un progressivo arretramento della classe media made in Italy, e purtroppo determinati settori tradizionali legati al tessile e al manifatturiero made in italy sono morti per sempre, insieme ad una qualità riconosciuta a livello mondiale garanzia per il consumatore (non più presente). L'imprenditore italiano ha venduto ad un buon prezzo prima (ora è costretto a svendere da una crisi devastante) macchinari, licenze ed intelligenza, per un rapido e non faticoso profitto, (e ora si trova senza alcuna prospettiva) a imprenditori made in Cina che con sacrifici fortissimi, moltissimi casi con irregolarità gravi e palesi, senza il pagamento delle imposte sono progressivamente avanzati sul mercato diventando potenza commerciale assoluta (attuando pratiche anche di sfruttamento ai lavoratori loro connazionali, vendendo merce non in regola ed immersi nell'evasione fiscale, aiutati da un assenza di controlli capillari).

Ora a Prato come in altre realtà la nostra classe media paga l'egoismo e la mancanza di visione futura ovviamente non aiutata dalle istituzioni competenti sempre più latitanti ed inermi. Il futuro dei nostri distretti industriali, come per le garanzie per i consumatori relative alla qualità dei prodotti e ancor più cupo del presente, nella previsione di scenari di disindustrializzazione progressiva.
Andrea Mion Associazione Toscana a Difesa dei Consumatori
Fonte: Il Tirreno Prato
 
 
Fonte: http://www.toscanaconsumatori.it/comunicati-stampa/126-la-morte-dei-distretti-tessili.html

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