Quasi un milione di bambini in età scolastica sono stati colpiti dalle violenze iniziate lo scorso novembre a seguito delle elezioni presidenziali in Costa d'Avorio.
Radio Vaticana - Come riferisce un comunicato dell'Unicef, finora più di 700 mila bambini, in tutto il Paese, hanno ricominciato a frequentare le lezioni. Molte scuole restano però chiuse, in particolare nelle aree rurali e 200 mila bambini non riescono ancora a frequentare la scuola. In alcune parti del Paese permangono ancora tensioni e i bambini hanno paura di tornare a scuola. Così l'Unicef ha avviato la distribuzione di 500 mila kit scolastici, ciascuno contenente una cartella, libri e penne. “Molti bambini sono stati costretti a fuggire, e quando sono ritornati hanno trovato le proprie case vuote” spiega Gilberte Yeble Amari, responsabile Unicef per l’istruzione in Costa d’Avorio. “Questi kit sono un primo passo per riavvicinarsi agli studi e poter frequentare l’anno scolastico”. L’obiettivo dell’Unicef è quello di aiutare un milione di bambini a tornare a scuola il più presto possibile. Nella parte ovest del Paese, dove i villaggi sono stati particolarmente colpiti dalla crisi, l’80% delle scuole sono rimaste danneggiate. Nei casi in cui è stato possibile riprendere le lezioni, le aule erano affollate. In tutto il Paese, l'Unicef sta procedendo al reclutamento e alla formazione degli insegnanti e sta lavorando attivamente con le comunità per convincere i bambini e gli insegnanti a tornare a scuola. L’Unicef ha lanciato un appello per 32 milioni di dollari per rispondere alle esigenze più pressanti: scuola, acqua e igiene, salute, nutrizione, protezione dei bambini dai rischi e dalle conseguenze del conflitto. (G.P.)
Fonte: http://www.laperfettaletizia.com/2011/05/costa-davorio-700000-bambini-sono.html
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