giovedì 7 giugno 2012

Pisa conferenza " no194 "

foto: tavolo della presidenza
sotto: foto Sig: David Lisi

                                                  Comitato  No194
                                           Pisa,  Lugnano Vicopisano, 2 giugno 2012 ore 17.00 Presso il Ristorante da Antonio, sala 1° piano.
E' stata organizzata una conferenza  dalla segreteria di Pisa, con la collaborazione del Sig. Vico Benedetto. dal titolo :
                         “Fermiamo la soppressione legalizzata dei concepiti”
Si è svolta  a Pisa in localita' Vicopisano, la conferenza nazionale No 194 presieduto dal Cavalier Mauro Mazzoni,vice presidente nazionale, che ha dato vita ad una riunione sul tema dell'aborto al quale hanno partecipato il Dott.Francesco Lanatà, il Dott. Fabrizio Lastei di Militia Christi, l'Avvocato Pietro Guerini, di Bergamo,  portavoce nazionale della no194,  Dott Giacomo Rocchi Magistrato della  Corte di Cassazione.
Viene fatto rispettare dal vice  presidente nazionale  No 194, un minuto di silenzio in suffragio delle vittime del terremoto occorso in Emilia questa settimana e per i concepiti mai nati.
Parla il Dott.  Lanatà Francesco, responsabile consultorio matrimoniale e di ostetricia e ginecologia della clinica Suor Addolorata di Pisa: parla della mentalità contraccettiva, pone come esempio classico che la donna che vuole abortire viene generalmente abbandonata a se stessa e dalle istituzioni e dalla famiglia, in primis il partner con cui ha concepito, responsabilità solo su di lei, si pone che se la mentalità fosse diversa se fossero possibili altri percorsi le scelte sarebbero diverse, il peso non sarebbe troppo grande, contesta la mentalità dominante per cui il feto viene soppresso in nome di un principio di autodeterminazione largamente accettato, ma in cui l'autodeterminazione si fonda sull'abbandono del soggetto più debole, la donna al proprio destino. Ricorda che l'aborto è sempre esistito, prima però non esisteva la mentalità contraccettiva, i figli erano considerati un dono di Dio, dopo la seconda guerra mondiale sopratutto a partire dagli anni settanta, cambia la mentalità, il pensiero di Malthus in riferimento al controllo delle nascite in relazione all'eccessiva crescita della popolazione all'inizio del secolo scorso, diventa dominante, al contempo si sgancia la procreazione dalla parte ludica del rapporto sessuale, nascono le politiche contraccettive.
Contesta le statistiche del Ministero della Sanità, sostenendo che se si sommano gli aborti, più la contraccezione d'emergenza sotto varie forme che definisce aborto sommerso più l'aborto clandestino tuttora esistente la casistica raffrontata con quella del 1978 non varia di molto. La Dott.sa Lorella Battini,ginecologa, presso l' ospedale Santa Chiara di Pisa,  presente in sala concorda e ricorda che il neoconcepito non è ritenuto una persona e propone di inserire il diritto alla vita per tutti, sottolinea come il nodo sia questo in quanto per chi non riconosce il diritto alla vita dei neoconcepiti  la l. 194/1978 abbia portato una riduzione del fenomeno abortivo. Successivamente ha preso la parola il Dott. Giacomo Rocchi, magistrato,  ricorda la situazione legislativa nei vari paesi, cita alcuni bioetici che sostengono legittima la soppressione anche dopo la nascita, in quanto sostengono l'eutanasia o l'assenza di cure per i bambini malformati; ricorda che manca un criterio la soglia che distingue la persona dalla non persona, insiste dicendo che la mentalità abortiva diseduca alla mentalità pro vita, ricorda che L.194, non parla mai del bambino salvo quando ribadisce l'assenza di diritti del padre del concepito, che l'interruzione volontaria di gravidanza  va considerato un diritto potestativo della donna, che le stesse ricerche prenatali sono finalizzate alla ricerca di difetti nel feto. Ribadisce che l'attuale legge ha come punto fermo quello di puntellare l'autodeterminazione delle donne indirizzandole però in una direzione sola, invita  a spostare la mentalità a favore del concepito con tutte le conseguenze in politiche pro famiglia che deve comportare. Interviene quindi il Dott. Fabrizio Lastei di Militia Christi ricorda come le attuali leggi  invitino a compiere atti, quelli abortivi, che lasciano tracce su chi li compie, le donne, contesta la mentalità antivita, ribadisce il valore procreativo dell'atto sessuale, che è necessario dare diritti anche al concepito. Prende la parola l'Avvocato Pietro Guerini, portavoce nazionale no194, che ripercorre la storia del comitato no 194, contesta la chiusura dei media nei loro confronti, anche se il movimento continua ad acquisire iscritti, ribadisce la mancanza di tutela del concepito, contesta il diritto di vita e di morte della madre sul concepito, ritenendolo persona a se stante, ricorda le varie posizioni del mondo pro vita sulla 194 che sono almeno cinque. Sottolineando come l' antiabortismo non possa che essere abrogazionista e come la via referendaria sia l' unica attraverso cui l' abrogazione della 194 possa trovare attuazione.
Dal pubblico interviene l'Avvocato Fusi, che la battaglia contro l'aborto è propria anche dei laici pone la questione della fine dei valori occidentali rivendica il problema dell'identità.Il vicepresidente nazionale, Cav. Mauro Mazzoni, ha invitato al tavolo della presidenza il Sig.David Lisi, per far leggere un articolo da lui scritto sul quotidiano "Il tirreno" venerdi 18 Maggio 2012, dal titolo"io cattolico l' aborto non è mai inevitabile".era presente anche il Prof. Francesco Dal Pozzo,vicepresidente nazionale di centro.  Era presente  il Geom. Luigi Cartei,  Presidente di Toscana Granducale. Al termine dell'incontro è seguita con i numerosi partecipanti cena conviviale.
Dottor Thomas Aveni Tramazza 

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