L'Associazione toscana a difesa dei consumatori esprime la sua perplessità per l'aumento del 60% del valore catastale di tutti gli immobili, in relazione al calcolo della nuova Ici. L'aumento del 60% riguarda tutti gli immobili senza tener conto della specifica ubicazione. Infatti l'aumento del valore catastale del 60% riguarda immobili di grandi centri urbani, di comuni rinnomati ed economicamente più forti, come piccoli comuni di aree meno pregiate o addirittura in grave crisi. In determinati comuni dove sono ubicati grossi complessi ospedaliere o sedi universitari i prezzi sono aumentati in maniera superiore ad aree periferiche o comuni piccoli rurali o fuori dalle rotte commerciali principali, ma di queste specificità e differenze l'aumento del valore catastale del 60% non tiene assolutamente conto.
Per questo L'A.t.d.c. esprime preoccupazione per la mancata tutela dei piccoli comuni che stanno soffrendo moltissimo la crisi economica odierna, quest'ultima causa dell'esponenziale aumento di cartelli vendesi ed affittasi nei comuni minori.
Si sottolinea infine che dal 1992 i valori degli immobili nelle aree prossime a grossi centri universitari o ospedalieri sono aumentati, in manieraa anche superiore al 60% vista la crescente domanda (che ora sembra cessata a fronte di un enorme offerta dovuta alla crisi), mentre nei piccoli comuni (con scarsa domanda) il valore dal 1992 ha avuto un incremento molto più modesto. | >
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