domenica 6 dicembre 2015

Comunicato stampa Senatore Massimo Baldini



COMUNICATO STAMPA
(con richiesta di pubblicazione)
Oggi, alle ore 15 nei locali del Caffè Margherita in Viareggio, si è tenuta la conferenza stampa nella quale l’On. Massimo Baldini ha illustrato i contenuti della risposta ricevuta da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a seguito dei quesiti inerenti le norme in materia di proroga delle concessioni demaniali marittime.
Hanno partecipato, oltre agli organi di stampa e dei mezzi radiotelevisivi, numerosissimi imprenditori del settore balneare e di altri settori legati al demanio marittimo.
A seguito di ripetuti incontri effettuati presso il Ministero da parte dell’On. Massimo Baldini, del Presidente di Assobalneari Italia-Federturismo Confindustria, Fabrizio Licordari e del Vice Presidente Massimo Ronzi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha risposto nei seguenti termini:
 allo stato attuale le concessioni demaniali marittime per finalità turistico - ricreative in corso di esercizio alla data di entrata in vigore del decreto- legge 194 del 2009 convertito con la legge 26 febbraio 2010, n. 25 (e cioè 30 dicembre 2009) ed in scadenza entro la data del 31 dicembre 2015, versano in regime di proroga ex lege con scadenza al 31 dicembre 2020. Tale regime giuridico – resosi necessario, come ben sa, nelle more dall’approvazione della normativa di riordino della materia cui il governo italiano si è impegnato a fronte della chiusura della procedura di infrazione dell’UE -  costituisce una deroga di carattere straordinario e, dunque, temporaneo del sistema ordinario di rilascio/rinnovo delle concessioni demaniali - per come delineato dalla normativa comunitaria ( direttiva servizi cd Bolkestein) e dalla Commissione europea che in più occasioni ha fatto presente la necessità di espletare procedure ad evidenza pubblica  per l’assentimento di dette concessioni.
Per quanto riguarda i quesiti posti, al di là del fatto che la materia delle concessioni turistico-ricreative è stata da tempo trasferita alle amministrazioni locali, si ricorda che la durata delle concessioni demaniali è connessa alla tipologia e agli investimenti presentati.
La normativa attuale prevede, infatti, la possibilità di richiedere ex novo  una concessione demaniale fino a venti anni in funzione dell'entità  e della rilevanza economica delle opere da realizzare (art.1, comma 253 della legge n.296/2006). Quindi per poter ottenere quanto prospettato, a normativa vigente,  bisognerebbe che venisse rilasciata al concessionario una nuova concessione per la durata connessa all'investimenti o al termine della concessione oggi assentita e previo esperimento dell'istruttoria volta a verificare la sussistenza delle condizioni per il rinnovo della concessione o, se la concessione è in essere, con rinuncia della precedente, altrimenti si eluderebbe la legge che prevede la proroga ex lege delle concessioni fino al 2020. “
L’On. Baldini, con la risposta del Ministero, ha illustrato i vari aspetti dei problemi posti e delle soluzioni indicate dal Ministero stesso, evidenziando che la strada della proroga da un minimo di sei ad un massimo di 20 anni, nella situazione normativa attuale, è da escludere in quanto porterebbe ad una rinuncia dell’attuale concessione e dell’attuale proroga al 2020.
Tale strada porterebbe conseguentemente ad un nuovo atto concessorio, legato ad un periodo incerto, determinato, in via del tutto discrezionale,  dall’ autorità concedente, e allo spirare del termine con la estinzione del rapporto.
L’On. Massimo Baldini ha fatto rilevare che nessun rappresentante delle Istituzioni  ha fin’ ora dato risposte certe alle imprese balneari e  che si  continua  a mantenere un comparto così importante nella più completa incertezza, creando un gravissimo danno  all’economia, allo sviluppo ed all’occupazione.
E’ necessario ed urgente che il Governo si attivi immediatamente per difendere e sostenere il sistema balneare italiano attraverso una forte negoziazione con l’Unione Europea per uscire dalla Direttiva Comunitaria e per dare un futuro certo alle imprese balneari, sulla base dell’esempio spagnolo.

                   Viareggio 05 12 2015


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