Italiani, è con grande commozione che desideriamo rivolgere a voi tutti la nostra accorata parola, sperando possa esservi di conforto in questo momento così difficile per la Patria. Esistiamo oggi nell'emergenza di una paura che ci attanaglia e il respiro viene meno,nell'attesa che sembra non trovare luce. Le crisi di panico sono all'ordine del giorno in questoclima di insicurezza, mentre il terrore mediatico ha vanificato ogni barlume di empatia. Negli ultimi mesi, è stato detto che “stiamo vivendo l’ora più buia”, è stato detto che “stiamosoffrendo il periodo più tragico della storia repubblicana”. E’ stato detto tanto, troppo. Maresta ancora da fare, molto.Tuttavia, il mistero della sofferenza si apre solo alla comprensione di colui che la condivide,vivendola senza tante verbose sentenze. Le nostre labbra veraci, pertanto, non cederanno allelusinghe della facile retorica. Noi vogliamo parlare con voce schietta al cuore immenso delpopolo italiano, senza pittoreschi orpelli. Quanti danni fisici, morali, spirituali ha provocato questo virus moderno. Quanto è dolorosoimmaginare un proprio caro morire in agonìa, cercando l’ossigeno dell’affetto, prima diesalare l’ultimo respiro. Non un segno di Croce sulla fronte, neppure l’abbraccio di un nipoteo la lacrima di un figlio. Solitudine rassegnata. Eppure, quanto umile eroismo nei gesti semplici e silenziosi di chi spezza il panedell’assistenza quotidiana. Ricordiamoci per sempre dell’abnegazione di medici, infermieri,ausiliari, militari, forze dell’ordine, volontari... di tutti coloro che hanno affrontato a visoaperto e a muso duro la morsa della pandemia. Ma vogliamo ricordare anche tutti coloro che soffrono in questo periodo, per le conseguenzeeconomiche, psicologiche e sociali che questa tragica esperienza porta con sé: partite iva,commercianti, ristoratori, cittadini spaventati e schiacciati dalla paura di non poter garantireun futuro ai propri cari... non possiamo dimenticare coloro che non riusciranno ad arrivarealla fine del mese e saranno costretti ad abbassare per sempre la saracinesca del proprionegozio, mortificando una vita fatta di sacrifici.Allora, vorremmo ricordare alla Politica, di non dimenticare nessuno, di ascoltare il grido dichi cade, il pianto di chi ha perso il lavoro, l’onda esasperata di questa tensione sociale che, seignorata, inevitabilmente si accumula come energia pronta ad esplodere per il troppo patire. Allora, vorremmo ricordare alla Politica che l’emergenza non è un’occasione di propaganda elettorale né il pretesto per giustificare il proprio operato. La trincea non è un gioco vanitosoné un comizio stucchevole, ma una terribile necessità che va affrontata con grande eresponsabile senso del dovere, mettendo da parte rancori, divisioni, meschinità.
Per questo chiediamo alla Politica un Governo di Unità Nazionale che sappia esprimere,nell’interesse supremo della Patria, tutto il sentire, tutta la volontà, tutta la creatività dellanostra amata Italia, per il bene della nostra amata Italia. Che la maggioranza parlamentarenon si chiuda in una pericolosa autosufficienza ma sappia consultare le opposizioni ogni qualvolta sia necessario, concertando con esse le gravi decisioni che verranno prese in questadelicata e drammatica fase della nostra Storia. Auspichiamo che il Governo italiano simantenga sempre autorevole, rifiutando le tentazioni di una deriva autoritaria edimostrandosi capace di ascoltare tanto il consiglio della Scienza quanto il grido della Piazza. Chiediamo a tutti i responsabili dei canali di comunicazione di svolgere l’importante mestieredi informazione in maniera sobria, cercando di evitare tanto i toni dell’allarmismocatastrofista quanto quelli del complottismo negazionista. Che lo Stato torni ad essere presente e fermo, né pachiderma burocratico né ignavospettatore. Che lo Stato faccia tesoro del grande esempio che fu Roma: la dea Salus erapersonificazione dello stare bene, in termini di salute e prosperità, sia come individuo, siacome Res publica. Per questo chiediamo a gran voce che il Capo di questa Nazione nondimentichi il suo alto compito: assicurare la Giustizia senza soffocare la Grazia, garantire la Salute senza dimenticare la Libertà. Gli italiani tutti hanno dimostrato di essere più volte un grande popolo. Ricordiamo che frapochi giorni, subito dopo due ricorrenze fondamentali della Cristianità, ricorre un’altra dataimportante della nostra Storia: il 4 novembre, noi celebriamo una Vittoria militare che fu nonsoltanto la conclusione della nostra Guerra d’Indipendenza, ma anche il riscatto morale di unpopolo da secoli schiavo delle brame altrui. Il sangue dei nostri padri e delle nostre madri èstato versato per l’Onore e per la Libertà d’Italia.Anche oggi, in questo difficile momento, manteniamoci degni della promessa fatta ai nostrigenitori: solo così potremo guardare con fiducia negli occhi dei nostri figli.
Viva l’Italia!
Pesaro, I novembre MMXX – Solennità di Ognissanti
CIRCOLO MONARCHICO “DANTE ALIGHIERI – PATTO PER LA PATRIA”
CLUB REALE ITALIANO
ASSOCIAZIONE CULTURALE “MOVIMENTO MONARCHICI”
ASSOCIAZIONE “ITALIANI MONARCHICI – PATTO PER LA CORONA”
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