lunedì 31 ottobre 2011

Sepe: maggiore impegno per i detenuti, umanizzare le carceri

 
Nel quadro delle iniziative del Giubileo per Napoli si è svolta ieri una giornata speciale per le carceri.

Radio Vaticana - Un incontro è stato promosso nel carcere di Secondigliano seguito da una processione con il cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe dal Centro Direzionale fino al carcere di Poggioreale. Luca Collodi ha intervistato il porporato: ascolta

R. - Abbiamo dedicato una giornata intera a questa realtà, che è drammatica come tutti sappiamo… La mattina, c’è stato un convegno dedicato alle problematiche del carcere; nel pomeriggio abbiamo avuto un grande momento di preghiera e abbiamo portato in processione la Madonna, insieme ai familiari dei carcerati: arrivati al portone di Poggio Reale, ho aperto la porta del carcere e i familiari hanno consegnato la Madonna agli stessi carcerati, che l’hanno poi portata nella cappella del carcere. C’è stato poi un momento di preghiera, di canti e di testimonianze. Ci sono stati due momenti veramente belli e significativi, che ci hanno permesso di dire tra le porte del carcere, la società interna ed esterna, non ci deve essere un muro di divisione che emargina ancora di più questi fratelli, come se fossero degli isolati, degli appestati. Io ho detto che sono reclusi, ma non devono essere esclusi, perché anche i tanti suicidi che avvegono nelle carceri fa capire la situazione di estremo disagio, anche morale, che queste persone vivono. Con tutte le autorità abbiamo cercato di sensibilizzare da una parte le istituzioni per una migliore e per una maggiore umanizzazione della vita del carcere e, dall’altra la società affinché sia un po’ più sensibile alle problematiche e si impegni soprattutto dopo, quando una volta scontata la pena i detenuti rientrano nella società, a far sì che non ci siano più quei pregiudizi che li emarginano.


D. - Come si può affrontare questo tema per dare speranza a chi ha sbagliato e chi si trova all’interno delle carceri?



R. - Anzitutto cercando di umanizzare, per quanto possibile, le carceri - Poggio Reale, ad esempio, è uno dei più sovraffollati - e trovando tutti quei sistemi che possono far 'fruttare' ai carcerati questo tempo. Come? Per esempio svolgendo dei lavori all’interno stesso del carcere. Si sono create delle piccole cooperative all’interno del carcere di Poggio Reale che si occupa della piantagione di alberi, di fiori… Noi come diocesi cosa abbiamo fatto? Anzitutto quando escono dal carcere e non sanno dove andare, li accogliamo nelle nostre strutture in modo da prepararli all’inserimento nella società; abbiamo trovato anche delle “borse di lavoro” per i primi tempi appena usciti dal carcere… Sono tutta una serie di piccole iniziative che rappresentano un po’ i semi che seminiamo per dare speranza a questi nostri carcerati. (mg)

domenica 30 ottobre 2011

Stato d' emergenza per le zone alluvionate, dal governo 65 milioni.

ROMA - Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per le zone colpite dalle recenti alluvioni, in particolare la Lunigiana e le Cinque Terre. Con la decisione il governo ha anche stanziato un primo finanziamento di 65 milioni per i Comuni alluvionati. Tale fondo, ha informato il comunicato finale di palazzo Chigi sulla riunione e la decisione del governo, sarà integrato dalle Regioni coinvolte nel disastro mediante aumento dei tributi regionali.  
E' salito intanto a sette morti il bilancio ufficiale dell'alluvione che ha colpito l'estremo levante ligure e la Lunigiana. Il corpo senza vita di un cittadino romeno è stato trovato alle prime luci dell'alba sotto le macerie di una delle palazzina crollate a Cassana, frazione di Borghetto Vara in provincia di La Spezia. Si tratta del quinto morto accertato nel piccolo Comune della Val di Vara, che finora ha pagato il prezzo più alto in termini di vite umane.
Mentre si continua a scavare a mani nude tra i resti di paesi distrutti e a setacciare la costa alla ricerca di altre sei persone ancora disperse, la situazione migliora almeno sotto il punto di vista dei collegamenti. Le autostrade A12 e A15 sono state infatti riaperte, anche se solo a senso unico alternato e ieri sera è stato anche ripristinata la circolazione ferroviaria sulla linea Genova La Spezia, nel tratto compreso tra Monterosso e Corniglia. (TMNews)

venerdì 28 ottobre 2011

Partito Tradizional Popolare

Domenica 30 ottobre festeggiamo CRISTO RE all'oratorio dell'Immacolatella di Palermo


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Domenica 30 ottobre festeggiamo CRISTO RE, l'unico sovrano dell'universo, all'oratorio dell'Immacolatella sito nell'omonima via a Palermo, con una solenne celebrazione eucaristica alle ore 9.30, tutti: militanti, simpatizzanti ed amici sono invitati a partecipare.
La stessa iniziativa si svolgerà a Roma, organizzata da Militia Christi ed in altre città da Alleanza Monarchica, con cui condividiamo gli stessi valori tradizionali.
VIVA CRISTO RE


giovedì 27 ottobre 2011

Rapporto Caritas

 
8,3 milioni di poveri in Italia
Famiglie e giovani a rischio

della Redazione on line
17 ottobre 2011

Italia sempre più povera. Sono 8,3 milioni i cittadini che vivono in povertà, pari al 13,8% della popolazione: famiglie numerose, monogenitoriali e del Sud le più colpite. Ma in tempi di crisi economica, la povertà sta cambiando volto: secondo i dati raccolti dalla Caritas, il 20% delle persone che si rivolgono ai Centri di ascolto in Italia ha meno di 35 anni. In soli cinque anni, dal 2005 al 2010, il numero di giovani è aumentato del 59,6%. Il 76,1% di essi non studia e non lavora, percentuale che nel 2005 era del 70%. Sono alcuni dati del Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia, che sarà presentato domani a Roma da Caritas Italiana e Fondazione Zancan, in occasione della Giornata mondiale contro la povertà.
Dunque - secondo il Rapporto intitolato 'Poveri di diritti (Edizioni Il Mulino) - l'Italia è ben lontana dal trovare una soluzione efficace alla piaga della povertà: se nel 2009 erano 7,8 milioni i poveri (13,1%), nel 2010 hanno raggiunto quota 8,3 milioni (13,8%). In totale in Italia sono 2,73 milioni le famiglie povere. Eppure - secondo Caritas e Fondazione Zancan - le risorse per far fronte al fenomeno ci sono, ma sono male investite: una parte del Rapporto è dedicata all'analisi della spesa sociale e per la povertà da parte dei comuni italiani. Il Rapporto 2011 dedica un'attenzione particolare al tema dei diritti negati. Perchè parlando di povertà non si deve ragionare solo in termini di deprivazione economica, ma si deve pensare alle altre conseguenze concrete: essere poveri significa negazione del diritto al lavoro, alla famiglia, all'abitazione, ma anche alla giustizia, all'educazione, alla salute. E un diritto negato è anche quello a un futuro per i giovani. Giovani che - come testimoniano i dati raccolti da Caritas - sono sempre più poveri e senza lavoro o prospettive.


Monsignor Crociata : La povertà minaccia la famiglia.
I dati del Rapporto Caritas-Zancan "dimostrano un generalizzato aumento della povertà e di nuovi poveri" nel Paese e il "progressivo coinvolgimento in situazioni di temporanea difficoltà economica di persone e famiglie tradizionalmente estranee al fenomeno". Lo ha sottolineato il segretario generale dell'Episcopato Italiano, monsignor Mariano Crociata, presentando alla stampa questa dolente fotografia degli effetti della crisi nel nostro Paese. Per il numero due della Cei, che promuove ogni anno questa rilevazione attraverso la Caritas Italiana che è un suo organismo, "un aspetto molto preoccupante è che le nuove situazioni di povertà sono sempre meno legate a storie di persone sole e sempre più caratterizzate da un coinvolgimento complessivo dell'intero nucleo familiare. Tutti i membri della famiglia si trovano a vivere, in modi diversi, una condizione di stress e di sofferenza, anche se sono le donne e le nuove generazioni a pagare il prezzo più elevato".

Commentando i dati, monsignor Crociata ha sottolineato, in particolare, "la condizione dei giovani, la cui povertà fondamentale si configura come mancanza o perdita di futuro, perchè vede sommersi e resi inaccessibili i territori del sapere e intaccata ogni opportunità di lavoro". "Scuola e lavoro - ha affermato - sono i fattori decisivi per le nuove generazioni". Il segretario della Cei ha fatto riferimento
anche "alle persone e le famiglie immigrate, nelle quali ancora una volta sono le donne, i bambini e gli adolescenti a subire gli effetti peggiori del crescente impoverimento generale e le conseguenze di una cittadinanza incompiuta che espone maggiormente alla povertà". A suo parere l'aumento della "povertà familiare" (del 44,8 per cento) è "spesso aggravato dall'incapacità di rinunciare a determinati livelli di consumo". "In questo senso - ha precisato il segretario della Cei - anche lo stile di vita può divenire causa di povertà: molte situazioni di indebitamento e di indigenza derivano
dall'incapacità di gestire in modo adeguato i consumi in rapporto all'effettiva entità delle disponibilità
economiche". Si è perciò poveri "per insufficienza o assenza di risorse economiche" ma anche per mancanza "di capacità, di relazioni e di socialità, privazione di strumenti informativi e culturali, perdita di identità e di senso, smarrimento di valori e assenza di punti di riferimento solidali all'interno della città e del tessuto sociale".

Occorre, ha chiesto Crociata, "cogliere i segnali di preoccupazione che giungono in questa fase della vita sociale ed economica e incoraggiare a farsene carico responsabilmente", vista "la riduzione dell'offerta di possibilità per un numero crescente di persone": l'aumento della povertà, infatti, mette in crisi "la tenuta complessiva di una società come la nostra, attraversata da profonda crisi economica, ma anche da anomia e crisi di senso e di valori".

Tratto da : www.avvenire.it/

venerdì 21 ottobre 2011

FILOSOFIA E RIVOLUZIONE

Risposta al prof. Francesco Alberoni

Su “Il giornale” di lunedì 17 ottobre il prof. Alberoni nella sua rubrica di prima pagina sostiene che l’unico rimedio “salvagente” da adottare in un mondo volgare e trasgressivo come quello di oggi è la filosofia, in quanto ha lo scopo di valorizzare gli aspetti più nobili dell’uomo contribuendo, attraverso una costruzione critica e razionale, alla realizzazione di una società più giusta, per una umanità migliore.
            Sinceramente avrei da obiettare su questa affermazione, non tanto perché io non stimi la filosofia, anzi, ne sono sempre stata un’appassionata sostenitrice, ma siccome è dal pensiero che nascono poi le più grandi “realizzazioni” pratiche, sia nel bene che nel male, nutro i miei dubbi sul fatto che tutta la filosofia nella sua globalità, per il solo fatto che è scienza del pensiero e induce alla riflessione, possa portare sempre e solo dei benefici all’uomo. Esiste infatti una filosofia sana e una malata perché non sempre la filosofia ha saputo esprimere la saggezza rispettando la “Verità” sui grandi temi del pensiero umano che stanno alla base di ogni teoria filosofica: Dio, l’uomo, la natura. Quante guerre devastanti, quante leggi inique sono sorte dal pensiero filosofico malato.  La filosofia malata è caratteristica soprattutto del pensiero moderno che ha in Cartesio la sua origine. Cartesio con il suo motto “Cogito, ergo sum” ha voluto sostituire il pensiero alla verità delle cose, dando così origine a tutte le principali rivoluzioni degli ultimi secoli.
  • Pensiamo all’Illuminismo giacobino della rivoluzione francese che ha messo la ragione umana contro la fede intronizzando una ballerina sull’altare di Notre-Dame. E infatti quando la ragione pretende di eliminare Dio diventa proprio così: una stupida ballerina.
  • E da dove è partito il pangermanesimo nazista come Statolatria, come popolo-guida eletto dallo Spirito per celebrare la propria attuazione di superiorità nel mondo dalla cui parte sta il diritto assoluto se non dalla filosofia di Hegel! Quella filosofia che ha prodotto lager e forni crematori.
  • E’ il periodo delle scoperte scientifiche che, in nome del progresso, hanno decretato la morte di Dio come soluzione di tutti i problemi dell’uomo, ma hanno avuto come risposta la fine del Titanic!
  • Arriviamo così alla rivoluzione marxista-comunista ideata da Marx e seguaci che ha voluto “elevare” la classe sociale del proletariato come unico soggetto del potere e dell’ordine sociale e che ha scatenato lotte di classe terrificanti inventando i gulag e la soppressione violenta di ogni libertà.
Quanti nostri ragazzi sono entrati in grandi crisi esistenziali dopo aver studiato certa filosofia! Non si sentivano certo incoraggiati da Sartre che considera l’uomo una “passione inutile” e tutta la vita una “noia” da fuggire! Ancor meno erano incoraggiati dagli scritti della sua compagna bisessuale, Simone de Beauvoir, che col libro “il secondo sesso” pretendeva di rivestire di normalità certi comportamenti. Ancor meno incoraggiante per gli studenti è stata la filosofia di Nietzsche che, mentre da una parte predicava il superuomo e la morte di Dio, dall’altra è finito suicida e disperato. E che cosa ha spinto i giovani a manifestare recentemente tanto odio devastatore per le strade di Roma se non perché istigati da un “pensiero filosofico” distruttivo che da anni viene instillato nelle menti con abile ipocrisia contro governo e istituzioni?
Ma come se non bastasse, c’è in arrivo all’orizzonte un nuovo tipo di rivoluzione, all’apparenza pacifica perché non fa uso di armi, ma che produrrà una devastazione antropologica portando alla schizofrenia l’uomo. Infatti, facendo leva sulle precedenti filosofie che hanno creato una spaccatura tra realtà e mondo virtuale, si è arrivati al punto di stoltezza da negare l’esistenza dei due sessi da sempre visibili in natura, per lasciare che ognuno scelga liberamente qualunque “tipologia” sessuale gli torni comodo. E’ la teoria del Gender, nata in punta di piedi ma che esploderà con violenza contro tutta l’umanità.
  E così questi ultimi nuovi “pensatori”, non certo filosofi, ma ben sponsorizzati da certe lobby di potere occulto, stanno manipolando l’uomo a spese della sua dignità e soprattutto della sua trascendenza. Infatti non si può pensare né definire l’uomo se non lo si considera strettamente legato al suo destino eterno, alla sua vita che trascende la morte!  Altro che prodotto sessuale interscambiabile destinato a marcire!. Solo riscoprendo la bellezza dell’uomo nella sua complessità unica di anima e corpo, come i nostri saggi filosofi ci hanno insegnato, scopriremo con gioia il senso del vivere e la nostra dignità di creature, destinate a conquistare gli spazi celesti e meravigliosi della Vita Eterna come figli di Dio.

                                                                                                          patrizia.stella@alice.it
Indirizzo web: lettere di Patrizia Stella: http://theconverter.xoom.it/



venerdì 7 ottobre 2011

Conferenza a Lucca sulla tradizione (III millennio)



Da sinistra: avv. Massimo Mallucci, dott. Julio Loredo, cav.
Mauro Mazzoni








Da sinistra: cav. Mauro Mazzoni, on. Luca Romagnoli

Alleanza Monarchica sotto la supervisione del segretario regionale Cav.Mazzoni Mauro ha organizzato una conferenza sul tema della Tradizione intesa nel senso più alto del suo termine, il giorno di sabato 1 ottobre 2011 all'hotel AC di Lucca, hanno partecipato, il segretario nazionale di Alleanza Monarchica Avv. Massimo Mallucci, l'Onorevole Luca Romagnoli rappresentante della Fiamma Tricolore, , il Dott. Lastei del movimento Militia Christi,il Professor Tommaso Romano, il segretario Del Partito Tradizional Popolare Nino Sala, Il Dottor Julio Lorredo rappresentante della sezione Italiana del movimento Tradizione,Proprietà,Famiglia, e' Intervenuto il sindaco di Lucca Mauro Favilla.
In piedi: ing. Nino Sala
Il Segretario Nazionale di Stella e Corona porta a Mauro Mazzoni il saluto del dott. Gian Piero Covelli , figlio dell’ultimo seg. naz. del PDIUM, parla del principio della Tradizione come parte integrante del principio monarchico, parla della diversa visione con i rivoluzionari i quali ritengono che le conquiste derivino dal singolo e si oppongono alla Tradizione in quanto sovraordinata al singolo, ribadisce che Alleanza Monarchica è favorevole alla Rivelazione e alla Tradizione. Ribadisce che l'Europa è fondata su radici cristiane in quanto il cristianesimo pietra fondativa dell'Europa come oggi è conosciuta, viene rivisitato il Medio Evo visto non come un'epoca di barbarie ma come un'epoca in cui folle immense si spostavano in nome di una fede comune, in cui Re morivano in battaglia, in cui nasceva la cavalleria che creerà la nobiltà militare, in cui le condizioni della donna migliorano erano i tempi in cui violenza e arbitrio si fermavano di fronte alla pietas. Esprime contrarietà a ridurre la sfera d'azione della Fede al mero ambito privato, cita Luigi XVI che riteneva se stesso un mero vicario di un potere superiore, individuando il potere come servizio reso per conto di terzi verso altri terzi, ribadisce che il legittimismo si fonda sull'applicazione del diritto naturale non sulla legittimità dinastica basata sul sangue.
Interviene l'onorevole Luca Romagnoli segretario nazionale Fiamma Tricolore, che ribadisce concetti quali amor di patria, politica come servizio sociale, declino dell'occidente in un epoca di rivoluzione permanente dove tutti i valori fondanti come Dio, Patria, Famiglia sono messi in discussione, ricorda come durante il ventennio siano stati realizzati il Concordato, una politica familiare ispirata alla dottrina della chiesa, che per i missini il passato inteso nel senso ampio della Tradizione sia una risorsa cita Hanna Arendt la quale riconosce alla Tradizione, Valore nella formazione del pensiero.
Interviene il Sindaco Di Lucca il quale approva il fine di mantenere le Tradizioni, in quanto  rispetto verso una realtà costituita e in divenire, menziona il pressapochismo imperante in Italia dove la politica è ridotta a un fenomeno da Bar Sport e dove la selezione politica è venuta meno nei partiti.
Da sinistra: dott. Fabrizio Lastei, segr. Vico Benedetto
Prende la parola il Professor Tommaso Romano presidente del Partito Tradizional Popolare il quale individua nella Tradizione l'unica fonte di progresso intesa quanto evolutiva, come comunità che progredisce insieme, parla della necessità di una rinascita della Destra, della Legittimità che discende dal Diritto Naturale, parla di Realismo ispirato all'organicità, respinge il settarismo giacobino, accomuna nelle differenze il Re Umberto II di Savoia al Re Francesco II di Borbone Due Sicilie nella dignità con cui vissero i rispettivi destini, parla del problema dell'applicazione dei portati dell'Evoluzione e dell'Innovazione, in quanto la Tradizione è misurarsi con il progresso nella sua evoluzione.
Interviene il responsabile di Militia Christi dott. Fabrizio Lastei il quale parla di contemplazione ed azione, preghiere e formazione, impegno sociale, in quanto l'impegno con Dio non è solo individuale, in quanto la Tradizione non è uno stile di vita è lo stile di vita.
Prende la parola il segretario nazionale del Partito Tradizional Popolare nonché presidente dell'Alleanza Etica Nino Sala il quale parla di decadenza morale spirituale e materiale della civiltà occidentale, cita il caso dell'Islanda che attraverso un referendum è uscito dal F.M.I.(Fondo Monetario Internazionale), cita il caso Belga retto dal Re Alberto II da quasi due anni senza governo, caso in cui un governo dimissionario belga funziona meglio e con risultati migliori di altri in carica, vedi esempio italiano,richiama all'attenzione una frase del Profesor Almstron premio Nobel per l'economia il quale vuole meno stato è più comunità, quindi no a Prefetture e Province, l'Italia deve essere una grande comunità di destino, recuperare tutto il passato che fonda il retaggio italiano dal Medio Evo, il Risorgimento solo una parte della storia d'Italia esistono anche le realtà precedenti. Interviene quindi Julio Loredo di Tradizione,Proprietà,Famiglia che ricorda la vita del prof. Plinio Corréa de Oliveira, il quale espone la Tradizione come spinta propulsiva nel progresso , somma di passato e presente,veicolo di trasmissione delle nostre radici.
In piedi: il sindaco di Lucca sen. Mauro Favilla
E’ stato allestito un tavolo con riviste, libri e opuscoli in omaggio donate dalle associazioni e movimenti politici presenti, Riccardo Pratesi (seg. prov. giovanile di Pisa di Stella e Corona) consegnava ai molti presenti il materiale. Ha coordinato tutti i lavori tecnici il seg. prov. di Pisa di Stella e Corona Vico Benedetto.
All'incontro è seguita cena conviviale.
Dott. Thomas Aveni Tramazza


lunedì 3 ottobre 2011

Programma decennale coordinamento amici del Montenegro Onlus.

 




La Chiesa cattolica celebra la festa della Madonna del Rosario il 7 ottobre di ogni anno. Questa festa fu istituita con il nome di "Madonna della Vittoria" dal papa Pio V a perenne ricordo della battaglia di Lepanto, svoltasi appunto il 7 ottobre del 1571, nella quale la flotta della Lega Santa sconfisse quella dell'Impero Ottomano.
La coordinatrice dott.ssa Silvia Monga invita la S.V. a partecipare alla solenne festività dedicata alla Madonna del Rosario per ringraziare e pregare per i primi 10 anni di attività del Coordinamento degli Amici del Montenegro Onlus

VENERDI’ 7 OTTOBRE  CATTEDRALE di ALESSANDRIA

Ore 17.30 Recita del S. Rosario

Ore 18 S. Messa a ricordo del 440° anniversario dell’istituzione del culto alla Madonna del Rosario voluta da S. Pio V Papa


Presenza della Segretaria Nazionale dell’Associazione dama Maria Coculo Satta da Roma e Delegazione Autorità montenegrine.

Patrocinio dell’Associazione Italia – Malta delegazione di Alessandria .

Partecipazione gradita di Associazioni d’Arma, Club service, Istituzioni civili con Labari e Bandiere.


SEGUE APERITIVO-CENA PER BRINDARE AL COMPLEANNO DELL’ASSOCIAZIONE ALESSANDRINA PROMOTRICE
COORDINAMENTO AMICI del MONTENEGRO Onlus

Prenotazioni ed organizzazione : 338 8757442 Carmine Passalacqua segretario assoc.Amici del Montenegro


SABATO 8 ottobre 2011

Il Coordinamento di Alessandria parteciperà al Convegno
“Il futuro del nostro cuore : dalla prevenzione alla terapia” dalle ore 10 in Sala Giunta del Comune




I MONARCHICI SI RIUNISCONO: SCENDERE IN CAMPO PER L'ALTERNATIVA

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Alleanza Monarchica, come dichiarato dal Segretario Nazionale Avv. Massimo Mallucci, sostiene il progetto, in atto, di unità politica dei monarchici e offre il simbolo di "Stella e Corona" quale emblema del costituendo partito.
In recente riunione, svoltasi a Roma, coordinata dal Dott. Gian Piero Covelli, figlio dell'ultimo Segretario Nazionale del PDIUM, sul tema: "L'impegno politico dei monarchici italiani", a fronte della gravissima crisi del sistema che ha istituzionalizzato la corruzione e diffuso l'insicurezza, i monarchici hanno deciso di conseguire, in tempi brevissimi, l'obiettivo unitario, per rappresentare una forza politica, capace di restituire l'Italia agli Italiani e al popolo la politica, difendere le economie locali, rimettere in discussione un'Europa virtuale, combattere i privilegi di un'oligarchia che chiede sacrifici al popolo, affermando un potere prepotente e inamovibile.
Di fronte a tutto ciò i monarchici sono decisi a presentarsi all'attenzione degli italiani, come forza alternativa.
Fonte: http://www.alleanza-monarchica.com/